Le amministrazioni locali dispongono assai spesso di edifici e appartamenti che mettono a disposizione del mondo non profit a condizioni di estremo favore, per uso sia temporaneo sia continuativo. A esserne avvantaggiate sono soprattutto realtà del mondo cattolico. L’Uaar, con riferimento alla sola città di Roma, ha presentato nel 2009 un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti, dal quale emergeva come ben ventitré locali fossero messi a disposizione di realtà cattoliche nella capitale.
Ma in realtà più piccole la situazione non è poi così diversa: il Comune di Castellalto (TE), con delibera n. 232/2010, ha concesso in comodato gratuito i locali scolastici alla locale parrocchia affinché vi tenesse attività catechetiche. A Trieste, poi, esiste addirittura un retaggio asburgico per cui diciannove chiese sono tuttora proprietà del Comune, che si fa carico delle spese di straordinaria manutenzione, ma il cui uso è dato gratuitamente alla Curia; a Udine si arriva a pagare il religioso che dice messa al cimitero comunale. L’Uaar stima l’incidenza di tali condizioni di favore sulle casse dei comuni italiani in almeno quindici milioni di euro.